Garden Bridge, il ponte pedonale sul Tamigi dal 2017

Condividiamo oggi questo avvincente articolo di ecoblog.it che ci racconta del progetto Garden Bridge, un ulteriore tassello allo sviluppo ecosostenibile:

È stato annunciato all’inizio di novembre la nascita del Garden Bridge Trust, la fondazione che si occuperà dell’organizzazione per costruire un nuovo ponte sul Tamigi, che sarà interamente pedonale e ospiterà un giardino. Se tutto andrà come previsto, il Garden Bridge aprirà nel 2017. L’architetto Thomas Heatherwick ha presentato un progetto per la costruzione del ponte che nascerebbe a metà strada tra il Blackfriars Bridge e il Waterloo Bridge, e costerà tra i 60 e i 150 milioni di sterline, una cifra che Heatherwick intende raccogliere interamente da privati.

La fondazione, guidata dal banchiere ed ex ministro laburista Mervyn Davies, si occuperà di far conoscere il progetto e organizzare la raccolta fondi. Tutte le parti coinvolte sono ottimiste sulla possibilità di riuscire ad arrivare a un esito positivo che porti all’effettiva realizzazione dell’ambizioso progetto. Dopo l’annuncio della fondazione, sono state rese pubbliche le prime tre immagini del Garden Bridge (vedigallery), che saranno oggetto di una consultazione pubblica che durerà fino al 20 dicembre per raccogliere le opinioni dei londinesi sul progetto.

Il ponte, che collegherà l’area di Temple Station con la South Bank, è stato pensato come un percorso pedonale circondato da alberi e piante, con uno dei panorami più spettacolari di Londra: il Waterloo Bridge e il Parlamento da un lato, la City dall’altro e Somerset House di fronte. Il ponte si reggerà su due piloni, sarà lungo 367 metri. Tutto il percorso sarà coperto di panchine.

“Ci sarà erba, piante e fiori selvaggi, e penso che sarà per i londinesi e i turisti un posto indimenticabile e magico”, ha detto l’attrice Joanna Lumley, che a detta di Heatherwick è stata l’ispiratrice del ponte. Per ideare il progetto, gli architetti si sono ispirati all’High Line di New York, il parco realizzato su una ferrovia sopraelevata in disuso. Anche se l’High Line non ha avuto il successo sperato, Davies è fiducioso di riuscire a superare la fase iniziale e far partire i lavori alla fine del 2015.

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