QUANDO È NATA LA BIOEDILIZIA?
La sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale ed economica costituiscono i principi fondamentali della bioedilizia.
Il termine stesso, “bioedilizia”, deriva dal prefisso “bio”, che significa “vita” o “vivente” in greco antico, e “edilizia”, riferito alla costruzione o agli edifici. Esso si riferisce a un insieme di metodi e processi costruttivi che pongono al centro il rispetto dell’ambiente circostante e l’equilibrio tra l’uomo, lo spazio costruito e la natura.
Si può considerare la bioedilizia come un processo progettuale e costruttivo che tiene conto della vita nel suo complesso e di ogni essere vivente sul nostro pianeta.
La sua origine può essere fatta risalire al movimento ecologista degli anni ’60 e ’70, quando emerse una maggiore consapevolezza riguardo agli impatti ambientali delle attività umane, compresa la costruzione degli edifici. Da allora, sempre più architetti, ingegneri e costruttori hanno iniziato a esplorare nuovi approcci e materiali, rivalutando quelli naturali e i sistemi costruttivi precedenti all’uso intensivo del cemento.
Nel corso del tempo, il concetto di bioedilizia si è evoluto, abbracciando una vasta gamma di pratiche e tecnologie, inclusi l’uso di materiali naturali e riciclati o riciclabili, la progettazione di edifici ad alta efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
L’OBIETTIVO DI UN’EDILIZIA SOSTENIBILE
L’obiettivo primario della bioedilizia è ridurre l’impatto sull’ambiente.
Per raggiungere questo obiettivo, vengono attuate una serie di soluzioni progettuali e tecniche che si basano sull’impiego di materiali sostenibili.
La bioarchitettura è un approccio progettuale olistico che considera gli impatti di una costruzione sull’ambiente, dall’estrazione dei materiali alla demolizione e allo smaltimento degli stessi. Non si tratta solo di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, ma di considerare l’impatto complessivo che esso ha sull’ambiente. Ci si preoccupa quindi del consumo energetico, dell’uso dell’acqua, delle emissioni di anidride carbonica, dell’origine dei materiali da costruzione, della sostenibilità del lavoro sul cantiere e della riciclabilità dei prodotti.
Per una nuova edilizia, è essenziale privilegiare soluzioni ecologiche che siano parte integrante dell’intero edificio e che tengano conto delle persone che lo abitano.
Ristrutturare o costruire in bioedilizia significa fare una scelta a favore dell’ambiente e delle persone. Pensare in termini di bioedilizia significa adottare un approccio progettuale e costruttivo che utilizzi materiali naturali per garantire il massimo comfort abitativo, la salubrità degli ambienti e la sicurezza delle persone che li abitano.
COSTRUIRE O RIQUALIFICARE UN EDIFICIO IN BIOEDLIZIA
Una casa o una ristrutturazione in bioedilizia è il risultato di un approccio integrato che coinvolge progettisti, fornitori di materiali naturali per l’edilizia e maestranze.
Tra i principi fondamentali vi sono:
- L’uso di materiali naturali a basso impatto ambientale.
- L’attenzione al contesto circostante, che comprende il luogo, il clima e il contesto sociale.
- L’attenzione alle prestazioni energetiche dell’edificio e l’utilizzo di energia pulita, con il conseguente ridimensionamento del consumo di risorse energetiche e idriche.
- La progettazione degli ambienti interni, tenendo conto del comfort, della salubrità degli ambienti e delle condizioni igrotermiche, acustiche e di qualità dell’aria.
Vivere in una casa ristrutturata o in una nuova costruzione in bioedilizia è un investimento conveniente in termini di benessere psicofisico e di tutela dell’ambiente circostante.
UNA DEFINIZIONE
“Enciclopedia Treccani”
Bioedilizia s. f. – Insieme di processi e metodi di costruzione caratterizzati dall’uso di materiali a basso impatto ambientale e non dannosi per l’uomo. Un progetto che rispetti i criteri della bioedilizia si caratterizza, quindi, non solo per la sostenibilità ambientale, l’attenzione all’efficienza energetica dell’edificio e all’impiego di fonti energetiche rinnovabili, ma anche per il ricorso a materiali privi di sostanze nocive, tossiche o radioattive, in grado di realizzare una buona qualità della vita per gli abitanti e i fruitori dell’edificio ed evitare quei fenomeni di inquinamento degli ambienti interni definiti dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) come sick building syndrome (sindrome da edificio malsano).
I PRODOTTI PER UN’EDLIZIA SOSTENIBILE
Ogni prodotto Bio Level si pone al servizio della bioedilizia grazie ai materiali che sono contemporaneamente ecosostenibili e biocompatibili, e che non generano impatti negativi sulla qualità di vita delle persone.
Scopri tutti i prodotti Bio Level per costruire secondo natura.