CAPPOTTO TERMICO BIO LEVEL BUILDING GREEN

Superbonus e Sismabonus 110%
Sono stati firmati dal Ministro dello Sviluppo Economico i decreti attuativi sugli interventi di efficientamento energetico e sismico degli edifici, previsti dal Decreto Rilancio, che definiscono i requisiti tecnici per il Superbonus e il Sismabonus 110%.

Vuoi migliorare l’isolamento termico e acustico della tua casa? Ottimizzare i costi in generale e delle utenze risparmiando energia? Bene, il rivestimento a cappotto termico naturale al 110% Bio Level Building Green composto unicamente da fibre naturali (pannelli in fibra di canapa) e rasanti in calci purissime privi di ogni forma di additivo chimico, petrolifero, cementizio Clinker, è ciò di cui il tuo edificio ha bisogno.

Stiamo parlando di prodotti in calce, canapa, con emissioni tossiche praticamente nulle, altamente traspiranti e antimuffa per natura.

Di seguito ti offriamo le informazioni necessarie per comprendere dal punto di vista tecnico e ambientale quanto necessario per la tua casa.

I prezzi per un isolamento a cappotto esterno o isolamento interno.

L’investimento economico del cappotto termico per la tua casa varia a seconda della tipologia dei prodotti scelti, delle dimensioni in mq e dalle caratteristiche del cantiere su cui esso verrà applicato.

Al fine di proporti un’offerta tecnico economica il più possibile fedele e dettagliata ci servono dati attendibili quali i mq precisi accompagnati da un disegno tecnico e da immagini fotografiche che diano chiare informazioni sul contesto specifico e in generale.

Cappotto termico?

Il cappotto termico, definito anche isolamento a cappotto, consiste in una serie di strati isolanti applicati esternamente o internamente agli edifici in modo tale da garantire un isolamento, sia termico che acustico, il più efficiente possibile.

È un intervento sullo stato di fatto che, se applicato e concepito correttamente, conferisce un notevole risparmio di energia e permette un maggior controllo delle temperature interne della vostra casa sia in inverno che in estate. Un aspetto da non sottovaluture nella scelte dei materiali è garantire la  traspirabilità della nuova stratigrafia, in quanto scongiura la formazione di muffe in generale, mantenendo l’edificio sano per sempre.

Diversamente, utilizzando una gamma di prodotti non traspiranti, il risultato sarà certamente dannoso, vedi “sindrome dell’edificio malato” sia per l’edificio stesso che per la qualità di vita delle persone che vi abitano.

Muffe dietro i mobili in generale, armadi, negli angoli dei muri perimetrali, soprattutto sulle pareti a nord, est o ovest. Sono ben note le difficoltà di salute di chi vive in una casa che, a causa dei prodotti non traspiranti utilizzati per costruirla o ristrutturarla e non regolarmente aerata, contribuisca in modo importante a far contrarre nel tempo patologie croniche anche gravi.

Un cappotto termico traspirante ben progettato e realizzato mantiene alte le temperature interne durante l’inverno e può contribuire, grazie all’inerzia termica dei materiali, a proteggere l’edificio dall’’irraggiamento estivo.

Una casa ben strutturata termicamente ha anche un valore di mercato che nel tempo consolida e come stiamo vedendo porta benefici in generale.

Esistono due tipi di isolamento a cappotto: quello interno e quello esterno all’abitazione.

Le parti principali da isolare in generale in una casa sono due:

Isolamento del tetto
Isolamento esterno o interno delle pareti perimetrali.

Isolamento termico interno delle pareti perimetrali

Consiste nell’applicare sulle pareti perimetrali, ma all’interno dell’edificio, pannelli isolanti e ciclo di rasatura: si opta perquesto tipo di intervento quando non è possibile agire esternamente. Ad esempio per edifici sottoposti alla tutela paesaggistica “Delle Belle Arti” con regole ben precise gestite in via generale dalle sovrintendenze in loco, oppure in aree urbane le cui distanze tra edifici debbono essere rispettate per motivi previsti dai piani regolatori di zona.

Pur sempre, quando non è possibile applicare un cappotto termico esterno, per i motivi di cui sopra, optando per un isolamento termico interno si conseguono soddisfacenti risultati prestazionali. Nel caso sceglieste pannelli naturali in fibra di canapa accompagnati da rasanti appositamente formulati con calci pozzolane naturali pure al 110%, la vostra casa ne trarrà benefici straordinari: inizierà a “respirare” ventiquattro ore al giorno per tutti i giorni dell’anno e offrirà uno speciale comfort interno a chi vi abita, avendo applicato prodotti naturali composti unicamente da minerali e vegetali, assolutamente privi di additivi chimici derivati dal petrolio o cemento, incluso il klinker.

Cappotto termico esterno

L’isolamento a cappotto esterno traspirante Bio Level Building Green composto da pannelli in fibra di canapa e rasanti in biocalce purissime è la tecnologia più adeguata, sia per ville singole, bifamiliari o per edifici multipiano plurifamiliari dato che offre particolari vantaggi prestazionali quali:

migliore isolamento termico;
migliore isolamento acustico

evita danni alle pareti esterne, quali fessurazioni che infiltrano l’edificio ammalorandolo producendo inevitabili muffe in superficie e in profondità;
riduzione o annullamento dei ponti termici, per le zone esposte agli sbalzi termici non isolate, cioè causate da discontinuità di isolamento in quanto sino a pochi anni or sono, ciò non veniva comunemente considerato nemmeno in fase progettuale.

L’isolamento a cappotto esterno, anche se risulta essere quasi sempre la miglior soluzione prestazionale, può risultare economicamente più oneroso e più invasivo dal punto di vista pratico per diversi motivi:  implica l’allestimento di un cantiere vero e proprio con ponteggi fissi e al bisogno ponteggi mobili, provoca l’inevitabile spostamento di canali, griglie, davanzali, cornici, soglie, impiantistiche elettriche e termosanitarie varie.

Tipologie dei materiali isolanti utilizzati per l’isolamento a cappotto

Esistono sul mercato varie tipologie di prodotti tra cui tutta una serie di pannelli coibentanti composti da derivati del petrolio e dal cemento. Meno utilizzati perché richiedono un investimento economico maggiore sono i pannelli in sughero, pannelli in fibra di canapa, fibra di legno, etc.. A seconda delle necessità e delle possibilità economiche disponibili, la scelta è comunque varia ma è estremamente importante non basarsi solo sul lato economico ma anche e soprattutto sulla loro qualità e carattestirche tecniche nettamente diverse. Esistono quindi principalmente due tipi di materiali usati: quelli sintetici impermeabili al vapore e quelli naturali traspiranti.

Materiali sintetici

Tra i più comuni dati da un’industria altamente speculativa e a basso costo monetario, ma ad alto impatto ambientale ci sono il polistirene, espanso o estruso EPS e XPS, LANE DI ROCCIA, FIBRE DI VETRO, il PVC etc.. Questi materiali da isolamento hanno un costo notevolmente inferiore rispetto a quelli naturali traspiranti anche se va detto che raggiungono un’elevata conducibilità termica; risultano di contro avere una bassa permerabilità al vapore, per la quasi aumentano i rischi di condensa intestiziale. Nella bioedilizia ecosostenibile e responsabile il loro utilizzo è limitato all’attacco a terra per la realizzazione del cosidetto primo corso impermeabile, in quanto i pannelli con materiale naturale soffrono l’umidità di risalita e il costante contatto con l’acqua.

Materiali naturali per la Bioedilizia Ecosostenibile

Consistono in pannelli di origine naturale, come quelli in fibra di Canapa, sughero, fibra di legno etc… Questi materiali sono ottimi isolanti termici e anche acustici, a impatto ambientale quasi zero. La loro posa in opera è analoga quella dei prodotti sintetici comunemente reperibili presso i magazzini edili, quindi non varia in termini di costi.

L’applicazione di un isolamento a cappotto, sia su un edificio di nuova costruzione che su un edificio esistente, potrebbe seembrare semplice da un punto di vista tecnico. Tuttavia è fondamentale, al fine di garantire davvero un miglior isolamento termico, investire il giusto tempo affinché le opere vengano eseguite secondo il pieno rispetto della posa a “Regola d’Arte”: posizionando i pannelli con le giuste tolleranze in modo da evitare fessurazioni o ponti termici, applicando i rasanti Bio Level Building Green (naturali composti da calci pozzolane purissime) sia di fondo che di finitura rispettando i loro corretti tempi di asciugatura. I pannelli devo essere sempre incollati e tassellati alla parete perimetrale mentre il rasante di fondo, ultilizzato anche per l’incollaggio, deve essere armato con rete di armatura alcali resistente.

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