ISOLAMENTO TERMICO: Come coibentare la propria casa

L’importanza dell’isolamento termico per un edificio

Quante volte abbiamo sentito, in diversi contesti applicabile, la seguente frase “siamo ciò che mangiamo”? Eppure è altrettanto vero che noi siamo anche quello che diciamo, ma è indiscusso, oggi più che mai, che siamo, soprattutto, quello che ABITIAMO.
Le conseguenze della pandemia, che ci ha messo in ginocchio, sono state in grado di farci capire quanto il nostro stile di vita, le nostre abitudini, il nostro modo di abitare il mondo, ha bisogno di essere rivisto: ciò che siamo stride evidentemente con ciò in cui viviamo. La nostra Terra ci chiede, ogni giorno sempre di più, di essere rispettata: dentro questo ecosistema l’uomo, come essere vivente non unico né solo, deve vivere in equilibrio con ciò che lo circonda.

Dalla Teoria di Gaia alla coibentazione delle nostre case

L’ipotesi o teoria di Gaia ci aiuta a scardinare un po’ la concezione che del mondo abbiamo avuto fino ad ora, cioè considerare la terra e la natura come fonte di risorse inesauribili da sfruttare. Secondo la Teoria di Gaia, ciò che comunemente chiamiamo natura, non è altro che l’insieme degli organi della terra che, a ritmo sincrono, concorrono alla regolazione dell’equilibrio chimico-fisico del pianeta e sono tutti ugualmente importanti e da preservare, se si vuole che la terra continui a mantenere un ambiente confortevole per la vita di noi esseri umani.
Oggi si sente sempre più spesso parlare di cultura del costruire ecosostenibile, quello forse più comunemente chiamato “abitare green”.
Il tema risulta oggi essere oltre che importante, strettamente indispensabile per la salubrità dell’uomo e dell’ecosistema.
Questa tematica si è sempre di più estesa anche nel settore delle costruzioni, per i progettisti e i tecnici che hanno mostrato profonda sensibilità a questi grandi e cari temi per la Terra.



L’inquinamento indoor e l’isolamento termico

Come introdotto sopra, è ormai noto che l’inquinamento ambientale sta distruggendo molti equilibri del nostro ecosistema causando i malesseri del nostro secolo, che purtroppo tutti conosciamo.
Con “inquinamento indoor” si intende la scarsa qualità dell’aria interna, cioè quella che respiriamo nei luoghi del nostro quotidiano: le nostre case, i luoghi pubblici e i luoghi di lavoro; ma, pensiamo anche più in piccolo, emissioni di materiali nocivi contenuti nei singoli arredi, formaldeide, colle e plastiche o sostanze sintetiche.

Isolante termico in edilizia: i micro e macro vantaggi

Uno dei primi step per garantire un sano abitare è senza alcun dubbio l’isolamento e la coibentazione dell’involucro” edilizio, per far si che esso non dissipi energia, non lavori a sforzi e sprechi energetici estremi e non diventi quindi nocivo per chi ci vive, dentro e fuori. Ovviamente esso deve parallelamente essere altamente traspirante, diversamente si può rivelare potenzialmente dannoso tant’è che per sopperire poi ai conseguenti effetti collaterali causati da coibenti “impermeabili” si deve ricorrere a tecnologie quali: sistema ventilazione meccanica controllata V.M.C. o scambiatori di calore, impianti che permettono un ricircolo d’aria costante.
Il decreto legislativo n.192 del 19 agosto 2005, attuazione della Direttiva 2002/91/ CE relativa al rendimento energetico in edilizia, e il decreto legislativo n. 311 del 29 dicembre 2006, disposizioni correttive e integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005 n.192, definiscono, in tema di sistemi edilizi,per ogni destinazione d’uso, i principi di contenimento dei consumi energetici conseguenti all’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, il trattato internazionale che ha l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e le generazioni future.
In Europa attualmente l’edilizia assorbe quasi il 40 per cento dell’energia complessiva utilizzata e quindi rappresenta uno dei principali settori energivori.
In Italia oltre il 50 per cento dell’energia che viene utilizzata per riscaldare gli edifici viene sprecata, cioè non apporta benefici in termini di comfort termico alle nostre case. Ciò porta ad aumenti di emissioni di CO2 e, reazione a catena, l’incremento dell’effetto serra. C’è anche da dire che in Italia tantissimi edifici sono stati realizzati senza tener conto di un adeguato isolamento termico, quindi questi edifici richiedono elevate quantità di combustibile per far fronte al riscaldamento invernale e alla climatizzazione estiva.
Isolare termicamente un edificio vuol dire ricorrere ad utilizzo di materiali e nuove tecnologie che riducono gli scambi di calore tra l’interno e l’esterno, mitigandone le temperature sia estive che invernali.
Tra i migliori vantaggi di un edificio ottimamente isolato e altamente traspirante vi sono senza dubbio il comfort termico e la riduzione dei consumi energetici. Il tema del risparmio energetico è assolutamente indissolubile con il concetto di abbattimento di inquinamento in e outdoor: pensiamo alla condensa che si crea e che respiriamo nelle nostre case o ai ponti termici in cui si concentra la maggior dispersione di calore; l’isolamento termico permette di ottenere un risparmio di quasi il 50 % sui consumi energetici per il riscaldamento, con una conseguenza favorevole sul benessere interno al fabbricato e con una notevole riduzione delle emissioni inquinanti derivate dall’impianto termico. In un edificio ben isolato i sistemi di coibentazione (rigorosamente traspiranti) dovrebbero riguardare ogni singola parte dell’involucro, dai serramenti, alle pareti, i tetti, gli orizzontamenti, gli oggetti, fino alle finiture.

I materiali per l’isolamento termico

Partiamo dall’idea che non esiste in maniera univoca un materiale isolante migliore in assoluto, o migliore di un altro.
I materiali isolanti più utilizzati sono i derivati del petrolio, poiché sono i più economici e riescono a rimanere entro spessori bassi. Tra questi il polistirene EPS, il polistirene espanso XPS e il poliuretano PUR; essi sono impermeabili all’acqua, ma non sono traspiranti e quindi spesso sono essi stessi a essere causa di creazione di condensa.
Per quanto riguarda i materiali di origine minerale, con alta resistenza al fuoco, leggermente più costosi e con spessori maggiori abbiamo la fibra di vetro e la lana di roccia.
In tema di sostenibilità invece le proposte migliori, sia dal punto di vista ecologico che performante, sono da considerarsi i materiali di origine naturale come la fibra di legno, il sughero, la canapa, la lana di pecora e la cellulosa.

La scelta dei materiali, nella qualità finale, nella prestazione a lungo termine e nel grado di sostenibilità di un sistema isolante, sono da considerarsi l’elemento madre, la chiave di volta di tutta la tecnica nel suo complesso.
Come in ogni situazione prevenire è meglio che curare, però nel caso di edifici antecedenti costruiti con sistemi e materiali non congrui a ciò che abbiamo su detto, esistono soluzioni di tamponamento dell’esistente, come ad esempio l’isolamento a cappotto termico, che permette di non smantellare completamente la/le pareti esistenti e agire in adiacenza ad esse, con pannelli isolanti pensati ad hoc.
Per i sistemi ex novo invece le soluzioni sono molteplici, a seconda della stratigrafia di riferimento, delle dimensioni e degli spessori totali massimi che si vogliono raggiungere, ma soprattutto in base ai materiali di riferimento che si decide di utilizzare.
Bio Level Building Green propone differenti soluzioni con materiali naturali e sostenibili per l’isolamento termico della casa, creando soluzioni ad hoc con il miglior isolante termico per ciascuna singolare situazione, a partire dalla superficie di riferimento da trattare.

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